domenica 21 aprile 2013

"B come bugie". Un insulto grave e soprattutto gratuito.


Ecco un volantino, davvero poco lieve, del comitato nostro contraddittore. Il primo punto, che viene diffuso senza tregua fra la cittadinanza bolognese è del tutto infondato. la lista d'attesa è oggi intorno ai cento bambini, i posti "liberi" sono simili, per numero fra comunali e paritarie. Non vogliamo parlare di scorrettezza o di bugia, però è inaccettabile che prosegua una campagna del tutto irreale. C'è onestà? Si vuole dialogo? Si vuole davvero il bene della scuola? Si ritiri la propaganda sbagliata. [PS. Gli altri punti sono affermazioni del tutto generiche, auspici purtroppo ottimistici -"nessuno chiuderà senza fondi pubblici"- oppure citazioni delle rette. Certo: il Comune di Bologna è fra i pochissimi che non mette rette di iscrizione. Una scelta coraggiosa che certo non meritava un Referendum ed una campagna contro.]