sabato 30 marzo 2013

FIRMANO NON SOLO DOCENTI, «SENZA CONVENZIONI SCUOLA PIÙ DEBOLE»


(ER) SCUOLA BOLOGNA. REFERENDUM, LEADER SPI-LEGACOOP CON SEDIOLI

(DIRE) Bologna, 28 mar. - Parola d'ordine, «avere cura
di tutte le bambine, di tutti i bambini». Eccolo, l'appello
promosso per il voto a favore dei finanziamenti alle materne
paritarie dall'ex preside delle Aldini Giovanni Sedioli, secondo
puntello contro il fronte dei referendari dopo il comitato che fa
capo a Stefano Zamagni. Tra le firme ci sono quelle di insegnanti
universitari come Rolando Dondarini, Franco Frabboni e Luigi
Guerra, ma hanno aderito anche il segretario dello Spi-Cgil Bruno
Pizzica e il responsabile Cultura di Legacoop Alberto Alberani.
«Il referendum che si terrà a Bologna il 26 maggio chiede di
abolire l'intervento del Comune di Bologna, con lo strumento
delle convenzioni, nei confronti delle scuole paritarie per
l'infanzia. Ma chiudere le convenzioni- si legge nell'appello- si
rivela, ad una analisi di merito, una indicazione sbagliata che
indebolirebbe la scuola bolognese». Infatti, si sottolinea,
«determinare una crisi delle scuole paritarie, la chiusura di
alcune e l'aumento delle rette in altre, non solo non
consentirebbe, in parallelo, un aumento equivalente dell'offerta
comunale, ma a null'altro servirebbe che aumentare le liste
d'attesa che già si sono determinate».Per i firmatari dell'appello è
comunque «fuorviante, un vero errore, indicare nel rapporto fra
l'investimento pubblico comunale e le scuole paritarie il
problema della scuola bolognese. Diffondere l'idea che le risorse
del Comune sarebbero sufficienti, se diversamente orientate, a
coprire l'intera utenza 'pubblica', significa indebolire la
battaglia, necessaria, per ottenere che, subito, torni ad essere
garantita, per tutti, la scuola dell'infanzia». Il problema
secondo questo appello è infatti lo scarso aiuto offerto dallo
Stato nel finanziamento della scuola materna.
I fondi dati alle paritarie, si sottolinea, «non sono soldi
sottratti alle scuole comunali ma investimenti necessari per
mantenere, e a livelli di qualità adeguati, com'è necessario,
una offerta più vasta, altrimenti impossibile».



Un nostro commento: "In realtà abbiamo registrato le adesioni "esterne" al mondo della scuola non come le altre, le firme vere e proprie, ma come condivisioni e volontà di collaborazione. Ci fanno molto piacere e ringraziamo coloro che, spontaneamente ce le hanno fatte pervenire"